Contenuti di qualità e interessanti. Il 2018 per i brand

Non molto tempo fa abbiamo parlato del nuovo algoritmo di Facebook, di come questo cambierà le sorti della nostra News Feed per dare priorità ai post di amici e familiari, quindi più interazione tra i contatti e priorità ai post che generano conversazioni e portano le persone a condividere.
Di contro le pagine si ritroveranno ad essere meno visibili al pubblico e costrette a cambiare la loro prospettiva per tornare a cavalcare l'hype del web con contenuti appropriati e mirati ma soprattutto che privilegino la qualità alla quantità.
Per farlo i brand dovranno avere degli obiettivi chiari e adottare una strategia in linea con la propria identità.
Il nuovo algoritmo porta inevitabilmente un cambio di prospettiva per le aziende che ora dovranno essere davvero capaci di sviluppare un'analisi approfondita dei loro target di riferimento verso una creazione di contenuti che interessino davvero alle persone.

Skills-comunicazione-blog-contenuti-di-qualita-e-interessanti-il-2018-per-i-brand-immagine

Quindi ascoltare, analizzare e infine agire. Niente dovrà essere lasciato al caso ma studiato punto per punto attraverso una strategia efficace e dettagliata.
Un'attività di raccolta dati e analisi degli stessi ci aiuterà a capire su quali target puntare per proporre i nostri contenuti, crearli e infine condividerli.

Tagline, keyword, geo localizzazione, caption, hashtag sono tutti elementi da calibrare e utilizzare con parsimonia in maniera maniacale.
Il brand dovrà essere in grado di parlare la lingua della sua audience, intercettare i loro interessi e creare contenuti ad hoc impostando un corretto tone of voice, vedendo anche come i principali competitor si stanno muovendo.
Diversi tool vengono in aiuto dei brand per aiutarli nella gestione delle loro pagine e facilitarli nell'impostazione della strategia.
Ovviamente investire del budget in facebook adv aiuterà le aziende ad essere visibili ma per cominciare è necessario rendere i propri canali più interessanti cercando di puntare dritti all'obiettivo ed essere puntuali e precisi senza cadere nell'eccessiva autoreferenzialità.


Nothing beats a Londoner - Come Nike riesce a raccontare una città attraverso lo sport

Il nuovo lavoro di Nike, ideato e prodotto dall'agenzia pubblicitaria londinese Wieden + Kennedy e diretto dal video producer francese Megaforce ci regala un tour di tre minuti nella capitale inglese.

Un video racconto che riesce a cogliere l'essenza della city e del suo tessuto urbano in una linea continua di distruzione degli stereotipi attraverso svariati sport.
Un egregio lavoro di camera accompagnato da una storia, che è poi la storia di tutti i ragazzi (250 londinesi) per celebrare il loro spirito di competizione accompagnati da personaggi sportivi e musicali del calibro di Harry Kane, Hazard, Skepta, Mo Farah e Skepta.
Ce lo dice il titolo: "Nothing beats a Londoner", ossia "Niente distrugge un londinese", a voler ribadire il concetto di sfida, in particolare nello scenario urbano di una città come Londra che ribolle di sport: dalle strade, alla miriade di campetti di calcio e calcetto nascosti tra i grattacieli fino ai parchi e alle rive del Tamigi dove fare canottaggio (anche quando nevica).

skills-comunicazione-blog-come-nike-riesce-a-raccontare-una-citta-attraverso-lo-sport-immagine

Lo spot ha il potere di parlare a tutti e ogni personaggio lo fa, dritto in camera, per dare maggiore energia e freschezza al video, consentendo un maggiore accesso alle varie personalità e dando loro una voce chiara e diretta oltre che riuscire a collegare sapientemente e con fluidità tutte le varie discipline.

Un intreccio nella multi-etnicità londinese che passa attraverso un unico filo conduttore dove lo sport è al centro di tutto in una Londra che la Nike vuole farci vedere e assaporare attraverso le sue mille sfaccettature quotidiane, dalla mamma che corre per andare a lavoro ai dribbling tra auto, incroci e pioggia per tornare a casa. Una miriade di personalità, di colore della pelle, di sport, di religioni, gusti musicali da fare invidia al mondo intero in una specie di auto-proclamazione cittadina dal basso che ci fa emozionare e che comunque sentiamo vicina.

Il lavoro di Nike ha infatti il potere di avvicinare tutti. Nonostante si faccia riferimento solo alla città di Londra, questo è quello che un buon brand deve saper fare: parlare a tutti, in maniera universale senza distinzioni. Se poi riesci a farlo evitando di parlare dei tuoi pro o dei vantaggi che i tuoi prodotti hanno rispetto ad altri, beh puoi solo cavalcare l'onda del successo e arrivare al cuore della gente.

Come agenzia che dedica buona parte del suo lavoro alla promozione delle attività sportive non possiamo che sottolineare come la realizzazione di un buon progetto, se accompagnato da un'idea vincente e da un racconto efficace, riesca a trasmettere un messaggio universale.
D'altronde siamo fatti di storie.


I 5 Social media trends da tenere d'occhio per il 2018

Ci sono cose che voi Digital Planner non potete sottovalutare.
Il mutevole mondo dei Social Media si evolve di anno in anno e questo significa rimanere costantemente aggrappati alla rete e non cadere, per nessun motivo.
Tante, sono le novità, con cui ogni anno dobbiamo fare i conti, ma per fortuna c'è chi ci mette in guardia, come Buffer, fornendoci i primi Social Media Reports del 2018 per prepararsi alla battaglia ed uscirne da vincitori.
Prima di scoprire i 5 Social Media Trends c'è da fare una breve premessa.
Lo score di utenti attivi sui Social nel 2017 è di 2,46 miliardi, un numero altissimo e destinato ad aumentare per raggiungere i 3 miliardi di utenti attivi nel 2021 (1/3 della popolazione mondiale) con 9 su 10 che accedono via device mobili.
Facebook continua a dominare lo scenario social mondiale insieme ad Instagram che triplica il numero dei suoi utenti, seguita da WhatsApp e Facebook Messenger con un tasso di crescita doppio rispetto a Facebook.

1. Utilizzo dello smartphone per navigare sui Social Media

Secondo una ricerca di Facebook sul comportamento delle persone mentre guardano la tv, 94 su 100 hanno dichiarato di avere lo smartphone sempre in mano.
Secondo il comScore's 2017 U.S Mobile App Report, il 78% del tempo sui Social Media, è speso sui Mobile Devices.
In questo senso è importante riuscire a creare contenuti ottimizzati per essere fruibili dai dispositivi mobili come video quadrati o verticali o visual full screen sicuramente più immersivi.
Skills-comunicazione-blog-i-5-social-media-trends-da-tenere-occhio-per-il-2018-facebook-mobile

2. Social Media Advertising

Ad oggi si contano più di 6 milioni di inserzioni su Facebook e 2 milioni di inserzioni su Instagram che ha raggiunto il secondo in soli 6 mesi.
La spesa pubblicitaria sui Social Media è in aumento con una crescita annua del 20%, un segnale forte che sta ad indicare come il Social Media Advertising risulti essere un mezzo efficace e ad oggi necessario alle aziende per calcare il grande palco dell'Internet.
E se non sai da quale piattaforma Social iniziare per sponsorizzare la tua azienda, tieni a mente che Facebook detiene il miglior ROI (return of investement) al mondo.
Skills-comunicazione-blog-i-5-social-media-trends-da-tenere-occhio-per-il-2018-adv

3. Contenuti Video sempre più popolari

Continua il successo dei contenuti video sulle piattaforme Social: Facebook Live, Instagram Stories...
Una ricerca condotta nel 2017 da Buzzsumo su una base di 800 milioni di post Facebook ha rilevato come i contenuti video hanno un livello di engagement medio doppio rispetto agli altri formati.
In questo senso gli investimenti pubblicitari dei marketers aumenteranno; secondo un'indagine svolta da Animoto, oltre il 50% degli intervistati programma di aumentare la propria spesa per annunci video su Social (63%), YouTube (60%), Twitter (52%) e Instagram (50%).
Skills-comunicazione-blog-i-5-social-media-trends-da-tenere-occhio-per-il-2018-video

4. User Generate Content per un maggior engagement.

Come rimediare al calo della copertura organica? Con i contenuti generati dagli utenti per il tuo brand.
Invece di produrre contenuti propri tutto il tempo, le aziende fanno appello alle loro audience e influencer ripostando i loro contenuti per generare maggiore engagement e risultare più diretti e veri.
Così facendo si incoraggiano altri utenti a postare mentre la notorietà del brand sale.
Skills-comunicazione-blog-i-5-social-media-trends-da-tenere-occhio-per-il-2018-user-generated-content

5. Social messaging for businesses

Come comunicare con le aziende nel 2018? La risposta è: tramite Social messaging.
Avere un canale messaging per le aziende significa una maggiore connessione con i propri clienti che avranno così la possibilità di prendere appuntamenti, chiedere informazioni e dare feedback.
Facebook dal canto suo sta aiutando le aziende a raggiungere i loro clienti con l'introduzione nello scorso anno di: Click-to-messenger ads, Click-to-WhatsApp ads e il nuovo Facebook objective, Messages.
Il modo di comunicare B2C si sta evolvendo e le aziende dovranno farsi trovare pronte e rispondere a qualche messaggio.
Skills-comunicazione-blog-i-5-social-media-trends-da-tenere-occhio-per-il-2018-social-messaging


Instagram per le aziende - Stories da raccontare

Con più di 800 milioni di utenti attivi al mese, Instagram è diventata una delle piattaforme social più interessanti e funzionali battendo il suo diretto competitor: Snapchat che conta 166 milioni di utenti.
Sempre più aziende stanno investendo nella piattaforma per entrare in contatto con i loro potenziali consumatori e di sicuro, il visual storytelling, rappresenta, oggi in particolar modo, un approdo efficace e intuitivo per le attività di digital advertising.

Ad oggi grande successo stanno riscuotendo le Instagram Stories, allo stesso tempo effimere e memorabili oltre che autentiche e genuine in grado di ridurre la distanza tra brand e utente finale grazie ad una maggiore interazione ad personam non esposta al giudizio degli altri.

Un mondo sempre più iper-connesso dove la distanza fra realtà e social si fa sempre più labile.
Un canale che con la sua fugacità permette ai brand di raccontarsi in maniera diversa rispetto ai media tradizionali. Sicuramente più veloce, ma non per questo meno efficace e produttivo, l'interazione riesce a mantenere alta l'attenzione e il full screen immerge l'utente nel racconto, spinto a cogliere l'attimo per non farsi sfuggire niente e restare sempre aggiornato.
Inoltre più il racconto viene percepito come vero e autentico maggiore sarà il gradimento del pubblico.

Skills-comunicazione-news-esempio-instagram-stories- northface
Ecco un esempio interessante e creativo delle stories da parte del brand North Face.

Qui ci dice: Non importa se sei single o fidanzato. Non scorrere a destra. Scorri in alto per poter abbinare il tuo sacco a pelo.
Con 3 semplici mosse il brand ti fa sorridere e ti dà l'opportunità di andare direttamente allo shop ed acquistare il tuo sacco a pelo.

Con le stories possiamo inoltre rappresentare un supporto per una campagna pubblicitaria focalizzando l'attenzione sui dettagli di un prodotto che di solito vengono trascurati cercando di essere originali dando unicità al vostro brand con tante funzionalità da poter sfruttare (live streaming, filtri facciali, geolocalizzazione, swipeup, audio on/off, stickers...) e farlo sentire parte dello stesso (come ogni bella storia che si rispetti).

Skills-comunicazione-news-esempio-instagram-stories- bacardi

Un caso interessante è questo in sovraimpressione di Bacardi Usa che con Instant DJ ha creato per i suoi follower una nuova esperienza interattiva e musicale.
Il brand ha infatti trasformato la propria Instagram Stories in un vero e proprio Dj simulator.

In più secondo il principio di scarsità si genera maggior coinvolgimento portando l'utente a prestare più attenzione verso un contenuto che sa durerà soltanto poche ore. Basti pensare al Black Friday.

Importante per le aziende è avere degli obiettivi chiari, capire come sfruttare Instagram per dare forma al brand, utilizzando lo stesso tone of voice per poter interagire con il target; anche il visual risulterà un elemento importante portando riconoscibilità e unicità al marchio.

In più l'integrazione con Canvas di Facebook consente all'utente un'immersione full screen alle storie insieme all'ottimizzazione della pianificazione aggiungendo le stories a campagne già esistenti in altre piattaforme come Facebook.
Oltre ad un nuovo tool di caricamento che consente alle aziende di utilizzare le proprie storie organiche come ads e di sfruttare gli strumenti creativi della fotocamera dell'app.
Non c'è dubbio che in una società come la nostra che contempla l'immagine, il ruolo dello storytelling è quanto mai fondamentale.
Raccontare bene una storia, in maniera originale e unica, intercettando le richieste dell'utente, rappresenta per le aziende di oggi un importante vantaggio, un'onda da cavalcare per poter comunicare efficacemente la vostra idea di business.