15 secondi per raccontare la tua giornata su ogni piattaforma social
Qual è la prima cosa che guardate quando entrate in un social network?
Le notifiche? I contenuti condivisi dai vostri amici? Oppure le stories?
Ogni piattaforma viene utilizzata in modo diverso dall’utente, ma il primo contenuto su cui puntiamo gli occhi sono proprio le stories.
Perchè?
La posizione nell’interfaccia dell’applicazione, soprattutto per Instagram e Facebook, la curiosità dell’utente e la capacità di intrattenimento dei contenuti sono tra i fattori più importanti che determinano l’importanza delle stories.
Come possono essere sfruttate dai brand?
Contenuti veloci, temporanei (rimangono disponibili solo per 24 ore) oppure fissi e dinamici che permettono ai brand di comunicare con i propri utenti/clienti in modo semplice ma anche interattivo, grazie ai contenuti in evidenza.
Cosa può essere pubblicato?
- Contenuti informativi: novità del brand, notizie rilevanti, ma anche il funzionamento di un prodotto o servizio; contenuti che possono essere utili all’utente per conoscere meglio il brand.
- Contenuti di svago: hanno come obiettivo di intrattenere l’utente, di accrescere anche in modo indiretto la brand awareness e mantenere alta l’attenzione sulla propria azienda. Instagram in questo caso offre numerose funzioni con le quali divertirsi e sperimentare nuovi contenuti.
- Contenuti commerciali: i social network sono dei canali, sì di comunicazione, ma ad oggi anche di vendita. Perchè non mostrare il prodotto con tutte le sue caratteristiche o il funzionamento del servizio? L’utente si sentirà più sicuro nell’acquisto e avrà maggiore fiducia verso il brand.
Attenzione: le stories non sono uno strumento a parte della comunicazione aziendale. Il tone of voice, la grafica utilizzata e in generale l’aspetto visual, dovranno essere coerenti con il brand e la strategia digitale in atto! Si tratta quindi di un touch point in più con l’utente e come tale dovrà rispecchiare in tutto e per tutto l’azienda.
Come si muovono le piattaforme?
Instagram è diventato in poco tempo il re indiscusso delle stories!
Grazie alle numerose funzionalità introdotte, così come i filtri che utilizzano la Realtà Aumentata, le stories sono diventate fulcro principale della piattaforma.
Questo aspetto, insieme agli aspetti visti nell’introduzione, hanno portato agli utenti a focalizzare quasi la loro massima attenzione verso questa tipologia di contenuti rispetto ai feed.
La famiglia dei social network di Mark Zuckerberg non si ferma solo ad Instagram: anche se con meno successo rispetto al primo, Facebook e Whatsapp danno la possibilità all’utente di creare le proprie storie con funzionalità limitate.
Da poco anche altri 2 grandi social network hanno deciso di intraprendere la strada dei 15 secondi: Linkedin e Twitter.
Linkedin ha deciso di rilasciare solo in beta e per utenti privati, la possibilità di creare stories ed ampliare così i contenuti in condivisione con la rete dei propri contatti.
Come potrebbero essere utilizzate le stories per obiettivi professionali?
Condividendo gli attimi salienti di un evento oppure tips per sviluppare un determinato business o consigli professionali utili per i propri collegamenti.
Se sulle altre piattaforme il tone of voice tende ad essere meno formale e più vicino all’utente, su Linkedin si avrà la necessità di mantenere un tono professionale, non utilizzando termini aulici o parlare in “legalese”, ma tenendo presente che si parla ad un pubblico di professionisti.
Su Twitter al momento aleggia ancora un aurea di mistero sull’effettiva introduzione delle stories all’interno della piattaforma.
Un’attività molto distaccata rispetto alla natura del social stesso, da sempre basato sulle parole racchiuse in 140 caratteri.
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