E se a dirlo fosse un’ape?
Strategie di Marketing Non Convenzionale a supporto della Green Economy
Oltre 200 mila persone di tutto il mondo stanno seguendo il profilo Instagram di un’ape.
Ma che cosa sta succedendo?
Una strategia di storytelling che sta non solo affascinando migliaia di followers ma li sta sensibilizzando su una tematica particolarmente cara al nostro ecosistema: la progressiva scomparsa delle api.
Tematiche importanti che vengono raccontate da un punto di vista privilegiato. La nostra narrazione prende corpo attraverso le stories ed i post di un’ape che sta entrando nella quotidianità di tutti noi. Ci stiamo affezionando a quest’ape alla stregua di gatto domestico o di un cagnolino.
Stiamo imparando a conoscerla e a volerle bene, impariamo a rispettarla attraverso la condivisione di contenuti che sono a metà tra l’intrattenimento e l’informazione.
Potremmo dunque parlare di “pet influencer?” Sembra assurdo ma forse è proprio questa l’idea che ha avuto Fondation de France con il progetto Bee Fund.
Bee_nfluencer è la prima ape influencer, figlia del nostro tempo, che si impegna a lottare contro l’estinzione della propria specie.
Con oltre 200 mila follower e un profilo verificato dalla spunta blu, la piccola ape può essere considerata un influencer di fascia media di tutto rispetto!
Vengono condivisi costantemente scatti che ritraggono B. alle prese con attività quotidiane come beauty routine, passeggiate alla scoperta della città, momenti di relax. E le vacanze? Possono mancare? Certo che no!
L’attività di influencer dell’ape B. ha però uno scopo nobile: sostenere economicamente il progetto Bee Fund di Fondation de France contro l’estinzione delle api.
Attraverso infatti le collaborazioni con brand, come Galerie LaFayette e Airbnb (per citare i più recenti), e la crescita del profilo, l’influencer B. raccoglie fondi per sostenere la causa.
Il tono di voce utilizzato in tutto il profilo, sia nei testi dei post che nei commenti, è ironico e simpatico, diversamente da come ci si potrebbe aspettare da un account che tratta di tematiche ambientali.
L’ape B. vuole avvicinarsi ai propri followers in modo amichevole senza sminuire l’importanza del progetto e della causa a cui si riferisce, farli avvicinare e incuriosire.
Una comunicazione non convenzionale del tema ambientale che vuole puntare i riflettori su una problematica limitando toni accusatori (fino ad essere quasi intimidatori) che solitamente si riscontrano su profili che riguardano questioni “green”.
L’obiettivo è avvicinare l’utente, sensibilizzarlo trovando un nuovo approccio ed un nuovo tono di voce meno accusatorio e senza dubbio più “umano”. E se riusciamo ad “umanizzare” un’ape perchè non farlo anche con il “nostro vicino”, a partire da noi stessi?
Seguiamo bee_nfluencer per sostenere Bee Fund.
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L’articolo si è ispirato al testo pubblicato su Inside Marketing dal titolo “Come ti trasformo il cucciolo di casa in un pet influencer (guadagnandoci)”