Le migliori campagne 2018
Arriva il Natale e con lui tantissimi spot che ogni anno ci strappano un sorriso (o una lacrimuccia, dipende ??)
Con la rubrica “ChristmasSkills”, nelle settimane precedenti, vi abbiamo parlato delle campagne più emozionanti di quest’anno e di quelle più divertenti
Oggi vogliamo dedicarci alle campagne/spot più belli che sono circolate nel web in questo 2018!
Terza posizione: Hi Chris, it’s mum, Phil Beastall
Definito da molte testate “il video di Natale 2018 più commovente”, a noi ha incuriosito perchè realizzato con neanche 50.
Questo significa infatti che con passione e creatività, unite ad un’ottima tecnica, si possono creare lavori di gran calibro.
Il messaggio è semplice: “love is a gift”.
Tutto il resto è un racconto che si sviluppa lentamente, in un crescendo di coinvolgimento ed emozione.
Seconda posizione: “It’s in your hand” Huawei
Questo spot incarna il sogno di ogni nerd (vivere un’esperienza fantascientifica “alla Steven Spielberg”), ma anche una grande verità.
Un gruppo di ragazzini in bicicletta va per un bosco. Uno di loro si ferma e vede una piccola creatura di un altro mondo: si avvicina per fotografarla e inviarla a tutti.
La tecnologia dei giorni nostri fa il suo corso e in breve tempo quella creatura è rinchiusa in una gabbia e sfruttata.
“It’s in your hand” non è solo uno slogan che si riferisce al nuovo modello di telefono: il ragazzino in questo caso ha in mano il potere di “vita o di morte” su un altro essere vivente e sta a lui (come ad ognuno di noi) capire come usarlo al meglio.
La conclusione infatti ci fa tirare un sospiro di sollievo (non spoileriamo, tranquillo! ;D)
Prima posizione: “Dream Crazy” Nike
Non potevamo lasciarti prima del Natale e della fine dell’anno senza un augurio.
Te lo vogliamo fare con questo bellissimo spot Nike.
Ascolta ogni frase, ogni singola parola: gli esempi sono basati sui migliori sportivi e atleti del mondo che sono partiti dal nulla come noi e te, ma hanno creduto fino in fondo ai loro sogni ed obiettivi.
Questo è quello che ti auguriamo:
“Don’t ask if your dreams are crazy. Ask if they’re crazy enough”